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Presentazione A.R.C0.92Progetto DagoInformazioni e NotizieDonazionicontatti.html

   
ATTIVITÀ E PROGRAMMI REALIZZATI

Attività di studio e programmi terapeutici

“Intervento di supporto alla riabilitazione psico-motoria attraverso l’utilizzo dell’animale domestico per pazienti con esiti di coma prolungato post-traumatico"
Dr. Salvatore La Fata Psicologo, Counselor,
Operatore Pet-partner registrato Delta Society

Casa Dago si propone l’ambizioso progetto, oltre che del proseguo del processo riabilitativo, della reintegrazione familiare graduale del paziente post-comatoso attraverso una modalità di convivenza simulata all’interno di mini appartamenti, privi di barriere architettoniche per disabili, che consentano alle famiglie di verificare, prima del rientro definitivo a casa, le difficoltà di gestione di un paziente con deficit neuromotori e neuropsicologici.

E’ in quest’ottica che il presente progetto si inserisce. Il ricorso al contatto con l’animale domestico (nel nostro caso si tratta di cani adulti di razza Golden Retriever adeguatamente educati e valutati secondo i criteri del protocollo Delta Society), previo un adeguato studio delle condizioni iniziali dei pazienti da sottoporre all’intervento, l’individuazione e definizione degli obiettivi individuali di breve, medio e lungo periodo e la formulazione di protocolli personalizzati di azione, è, a nostro parere in grado di facilitare tutti quei processi di recupero neuromotorio, neuropsicologico, di autonomia e di integrazione sociale che Casa Dago si propone. Nello specifico l’animale sa svolgere il ruolo di mediatore relazionale tra l’utente e il conduttore, facilitando la capacità di affidamento, la motivazione all’azione (qualora ovviamente il paziente si dimostri sensibile al contatto con esso), la consapevolezza di sé e dell’altro, lo sviluppo di capacità empatiche, le capacità di generalizzazione delle nuove competenze cognitive o motorie acquisite, offrendo al contempo la possibilità di verifica e di feedback immediato alle proprie azioni e ai propri comportamenti, e un rinforzo affettivo agli sforzi messi in atto dal paziente durante l’attività.

L’animale infatti fornisce all’utente un ambiente ideale e protetto (non giudicante), caratterizzato da empatia, congruenza e accettazione incondizionata in grado di favorire la consapevolezza (e nel caso dei pazienti post-comatosi anche l’accettazione e l’integrazione nel proprio percorso di vita attuale delle proprie difficoltà di ordine fisico, motorio, neurologico, cognitivo), la crescita psicologica e la sperimentazione di nuovi modelli comportamentali più funzionali a una buona qualità della vita e al benessere psico-fisico.

Obiettivi del progetto

A partire da queste premesse il presente progetto si propone un duplice obiettivo:

1) formulare e attuare piani di intervento individualizzati che possano intervenire nei processi di riabilitazione dei singoli pazienti a partire dai deficit soggettivi da colmare, attraverso la creazione ad hoc di protocolli d’azione. In questo senso le diverse attività che possono essere svolte con l’animale (aggancio del guinzaglio, condotta al guinzaglio, spazzolamento, richiesta di esecuzione di un ordine, nutrizione, gioco, scambio di affettuosità e rinforzo della gestualità affettiva) verranno previste in funzione delle particolari difficoltà del paziente coinvolto, finalizzando l’intervento maggiormente sul versante neurologico/motorio, cognitivo o comportamentale a seconda delle necessità dell’utente.
In particolare verrà valutata la capacità di generalizzazione dell’esperienza affettiva con l’animale anche nelle interazioni sociali.
2) prevedere un protocollo di analisi e di ricerca della funzionalità dell’intervento attraverso l’utilizzo di strumenti di monitoraggio e di osservazione in itinere. In tal senso sarà possibile verificare non soltanto i progressi di ogni singolo paziente impegnato nel progetto in funzione degli obiettivi previsti a breve, a medio e a lungo termine, ma anche la strutturazione di un protocollo di ricerca longitudinale che possa, anche se riferito a un campione sperimentale ridotto e disomogeneo, validare l’efficacia delle Attività e Terapie Assistite dall’Animale come supporto riabilitativo nel caso di pazienti con esiti di coma post-traumatico.

Il progetto è articolato in sessioni di intervento individuali settimanali, alternate mensilmente da una sessione in piccoli gruppi (max tre-quattro persone) con protocolli di azione creati ad hoc per ogni singolo paziente.
Le sessioni hanno orientativamente (in funzione dei livelli di attenzione del paziente) una durata di 20 minuti per soggetto per un massimo di sei soggetti per sessione.

 

 

 


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